Vi è la possibilità che l'eccessiva presenza di acqua renda instabile la terra e faccia affondare le pietre di fondazione. Il muro perde così la sua capacità di lavoro meccanico; la massicciata viene a fare pressione, a causa della spinta della terra o delle acque pluviali, sulla facciata stessa e di conseguenza il muro tende ad imbolsirsi e successivamente a collassare.

Il rischio è che le pietre di fondazione affondino andando ad assumere una inclinazione quasi uguale a quella della linea dell’acclivio. In tal modo il peso della facciata tende a trascinare verso valle tutto il muro. 

 

La tecnica del piede esiste da tempo immemore nelle costruzioni che dalla calce cementizia romana porta a quelle in muratura, ma ben di rado si trova nei muri a secco.

 

Abbiamo voluto reintrodurla pensando al fatto che un agente come l’acqua, rendendo instabile la terra su cui è posata la fondazione, possa causare l’affondamento delle fondazioni. Allora se noi, nel posare la facciata e massicciata, ne coprissimo solo due terzi, il suo movimento – in proiezione - tenderebbe non  verso la linea dell’acclivio, bensì  verso la linea della gravità assiale.

 

In tal modo, andando così ad aumentare l’inclinazione della facciata, e conseguentemente, la pressione di controspinta che essa svolge sulla massicciata, diminuisce le probabilità di imbolsimento del muro.